Il repertorio del coro Bicchieri d’Oro è composto di musiche alpine, musiche di montagna, musiche tradizionali italiane, musiche sacre ed alcune musiche più “moderne”, delle prime decade del festival di San Remo (1950-1960).

Tra questi stili di musiche, quelle che più caratterizza il coro è l’alpino.

Creata e cantata per il soldati appartenenti ai regimenti alpini dello esercito italiano, la musica alpina è uno stilo di musica fortemente influenziata per la musica di montagna (che canta le bellezze di quei paesaggi e della vita contadina), però porta con sé un sentimento forte di nostalgia, tristezza e gioie, emozioni contraddittorie e forti, proprie di chi lotta una guerra. Molte sono le marcie militari raccontando spedizioni, altre rapportano amori antichi e nuovi, sono in verità storie di trincera musicate.

Nonostante che in Brasile visono pochi ex-soldati alpini o discendenti, non è facile trovare persone che riconoscono queste musiche.

Senza dubbio, sempre troveremo persone che cantano o sentironno i suoi nonni o genitori cantare una o un’altra canzone, però difficilmente sanno trattare di uno stile di musica cosi bene guardato nelle tradizioni dai cori alpini in Italia.

E avemmo un problema; perchè questo genere di musiche è di tradizione fondamentalmente orale, ossia, la música non ha una lettera scritta quando arrivò qui, essendo imparata conforme una persona cantava, essendo riconosciuta per un’altra, che a sua volta parlava di un altro verso, di una versione di strofe o anche di altre parole.

Ma questo problema, come verificammo più tardi, non era solo nostro, in Italia anche potemmo osservare queste diferenze, con la stessa musica essendo cantata di diverse maniere, ciò fini causando la costituzione di un convegno, nella città italianadi Lecco, in giugno di 1.965. Questa informazione si ottenette nello site di Grigna di Lecco (www.corogrigna.it) e dell’ amico e componente dello coro, Gianni Mandelli.

Nello site è possibile ottenere informazioni sull’obiettivo del “Convegno in difesa del canto alpino” nelle parole di Dottore Raffele Ripamonti, presidente della A.N.A. (Associazione Nazionale Alpini) Lecco e della Comissione formata.

La nostra storia, di come le musiche arrivarono fino noi, rimontano allo inizio dello secolo XX.

Possiamo affermare che l’anima del mantenimento della tradizione si trova nella famiglia Rosa di Riacho Grande.

La famiglia Rosa è naturale d’Isola, comune appartenente a Castiglione di Garfagnana, provincia di Lucca, nella regione italiana della Toscana.

La venuta di Raphaelo Rosa e suoi figli Miguel, Zelindo, Nelo e Angelo per il Riacho Grande, trasse la tradizione dello canto alpino, già che i fratelli di  Raphaelo, Giovanni Rosa e Pietro Rosa (conosciuto come Petracco) erano soldati alpini, ed il cantare alpino era una costante già nella terra natale, Isola.

Altre persone che portarano tra noi questa tradizione furono Silvério Cassettari, che arrivò in Brasile per la prima volta in 1923, portando Lina Cassettari, che aveva nell’epoca nove mesi, e verrebbe ad essere la futura moglie di Angelo Rosa; e suo figlio Bruno Cassettari, naturali  di San Pellegrino in Alpe, città vicina di Castiglione. Silvério fu soldato degli “arditi” e dopo “bersagliere”.

Più tardi, nella casa di Angelo Rosa in Riacho Grande, un gruppo formato per i fratelli di Angelo; Miguel, Zelindo, Henrique (nato in Brasile), Nelo (suonatore di mandolino); e per il sacerdote Fiorente Elena, che nacque in Brescia, ma fu allevato in San Pellegrino in Alpe; Alfredo Bechelli, più conosciuto come Berto, naturale di Capraia nella regione della Toscana, ex-soldato alpino; Américo Pieroni, ex-soldato della cavalleria, naturale di Chiozza, altra città vicina a Castiglione di Garfagnana; riuniva si dopo la preghiera del rosario e la cena, per cantare canzoni come Campana di San Giusto (preferita di Berto, che era un grande narratore di storie avenute in Italia, tanto storie di guerra come le quelle di città), Marcelina (preferita di Silverio e Bruno), Stella Alpina (la musica più cantata), Fazzollettino e Mazzolin dei Fiori, quest’ultima della regione veneta, e chiaro le musiche alpine, tali come Sul cappello, Sul ponte di Bassano, Il ventinove luglio, Monte Canino, Di qua di là del Piave.

Per parlare della regione veneta, al gruppo alle volte si univano alcuni cantanti anche residenti di Riacho Grande, discendenti del Veneto. Questi cantanti erano delle famiglie Bisognini, Finco, Zaia, Spessotto, Zampieri, Bernardelli e Lotto.

Questo incontro musicale si protendeva fino alle 21:30, 22:00, già che tutti alzavano verso le 4 della mattina, per lavorare nel taglio della legna e il carbone.

I figli di Angelo Rosa; Adélio, Nelo e Aldo diedero proseguimento nella tradizione, non lasciando le musiche essere dimenticate.

In 1.983, Luciana Riomao, italiana della città di Parma, amica della famiglia Rosa, passò a scrivere le lettere delle musiche che erano cantate. Cosi Marco Antonio, il Quico, un  dei fondatori del Circolo Italiano di Toscana di Riacho Grande e del Coro Bicchieri d’Oro, organizzò, e mantiene aggiornato un portafoglio di musiche che facilitò molto la divulgazione ed una unificazione di ciò che era cantato.

Alcune immagini dei manoscritti di Luciana sono disponibili in questo site (cliccando qui), bene come le lettere dattilografate.

Nonostante di noi riconoscere l’opera fatta nello convegno di Lecco, risolvemmo mantenere le musiche conforme ci furono passate per la nostra tradizione orale, mantendo le lettere con alcune diferenze di come fu riconoscituo per il Convegno come autentiche.

 

 

 

INDICE

 

 

 

VERI CANTI ALPINI

 

 

BERSAGLIERE HA CENTO PENNE 

BOMBARDANO CORTINA

DI QUA DI LA DEL PIAVE 

O CELESTINA (DOVE SEI STATO MIO BELL'ALPINO) 

ERA UNA NOTTE CHE PIOVEVA 

IL TESTAMENTO DEL CAPITANO 

IL VENTINOVE LUGLIO 

MONTI CANINO

O BARCAROL DEL BRENTA

SUL CAPELLO

SUL PONTE DI BASSANO

VA L’ALPIN 

 

 

 

VARI CANTI ITALIANI

 

 

ADELINA

ADDIO MIA BELLA ADDIO

AMMOR DI PASTORELLO 

BELLA CIAO 

BELLA RAGAZZA DALLE TRECCIE BIONDE 

BELLI FIORE 

CHIESETTA ALPINA

COME LE ROSE

COMME FACETTE MAMMETTA

FIORIN FIORELLO

FRATELLI D’ITALIA

GRAN DIO DEL CIELO

IL BEL PAESE

IL CACCIATORE

IL CUCO E RITORNATO MAGGIO 

IL FAZZOLLETTINO 

INNO ALLA GIOVINEZZA

LA BELLA GIARDINERA

LA BELLA POLENTA

LA CAMPANA DI SAN GIUSTO

LA MARIANNA

LA MONTANARA

LA MULA DI PARENZO

LA ROMANINA

LA SPAGNOLA

LA STRADA DEL BOSCO

LA STRADA DEL BOSCO (II)

LA TRADOTTA 

LA VILLANELLA

LA VIOLETTA

L'ECO DEI MONTI

LE CENTO CITTA

LO SPAZZACAMINO

MAMMA

MARCELLINA

MERICA

MONACHELLA

NON TI SCORDAR DI ME (STELLA ALPINA)

O ANGIOLINA

'O MARINARIELLO 

O MORETTINO MIO

PICOLISSIMA SERENATA

PIEMONTESINA

QUATTRO CAVAI CHE TROTTANO

QUEL MAZZOLIN

REGINELLA CAMPAGNOLA

ROMAGNA MIA

SANTA LUCIA

SEI BEN QUE SON DAI MONTI

SURDATO INNAMURATO

TAPUM

VA PENSIERO (CORO DOS ESCRAVOS HEBREUS)

VECCHIO SCARPONE

VIENE SUL MAR

VINASSA

VOLA COLOMBA

 

 

 

CANTI  SACRI

 

 

ALLELUIA

ALLELUIA, LA PAROLA DI DIO

ALLELUIA, LA TUA PAROLA

AVE MARIA

CAMMINIAMO SULLA STRADA

CANTATE AL SIGNORE UN CANTO NUOVO

CANTO PER CRISTO

COL SOLE

COME IL FIUME

DONA NOBIS

È NATO IL SALVATORE

GLORIA A CRISTO

GUARDA QUESTA OFERTA

IL GIORNO DELLA SPERANZA

IO STO PENSANDO A DIO

IO TI DO LA PACE

LA BARCA

LA MIA VITA HÁ PIU SENSO

LA PACE

LUCE DIVINA

MISTERO DELLA CENA

NOI CANTEREMO GLORIA A TE

O PROFUMO

PACE A TE

PADRE NOSTRO

PANIS ANGELICUS

PER LE STRADE DEL MONDO

PRENDI LA MAN DI DIO E VA

QUANDO CAMMINO

QUELLA È LA CASA

RESTA PER SEMPRE

SANTA CHIESA DI DIO

SANTO

SANTO (Gen)

SANTO (Machetta)

SANTO, SANTO, SANTO

SIGNORE PIETÀ

SIGNORE PIETÀ (TRISAGHION)

SIGNORE SEI TU IL MIO PASTOR

SIGNORE, UN PANE BIANCO

TU SOLE VIVO

TU, FONTE VIVA

TUTTA LA TERRA CANTI A DIO

VIENI, GESÙ, VIENI

 

 

Per fare download delle musiche, clicca su l'immagine

 

Stella Alpina (Leontopodium alpinum) - Estrela dos Alpes  Canti Italiani                                  São Bartolomeu    Musiche Sacre