VA PENSIERO          

 

 


Va', pensiero, sull'ali dorate
va', ti posa sui clivi, sui colli
ove olezzano, tepide e molli,
L'aurea dolci del suolo natal.

Del Giordano le rive saluta,
di Sionne le torri atterrate,
o mia Patria, sí bella e perduta,
o membranza sí cara e fatal.

Arpa d'or dei fatidici vati,
perche muta dal salice pendi?
Le memorie nel petto riaccendi,
ci favella del tempo che fu...

O, simile di Solima al fati,
traggi un suono di crudo lamento,
o t'ispiri il Signore un concento,
che ne infonda al patire virtú!...
Che ne infonda al patire virtú,
che ne infonda al patire virtú,
al patire virtú.